È il dolore, più spesso di quanto pensiamo, a farci scoprire la potenza dell’Amore. È come se fossero due volti di una stessa creatura.
Le parole raccolte in queste pagine, sotto forma di romanzo autobiografico e di poesia, emanano una sorta di energia vitale e ci raccontano la storia di Paolo Annunziato e del suo grande amore per la vita nonostante tutto.
In quel “nonostante” si cela la sofferenza causata dalla SLA, che lo ha completamente paralizzato, impedendogli anche di parlare e riuscendo a scrivere solo grazie agli occhi tramite un puntatore oculare.
Sulla sua pagina Facebook, Paolo scrive: “Non è un racconto della malattia, o almeno non principalmente. È un racconto della mia vita INSIEME alla SLA. Una compagna di percorso, un cammino fatto insieme nel bene e nel male. Si, perché c’è anche un lato positivo in questa storia. Anzi più di uno. Innanzitutto ho incontrato l’Amore. Non quello passionale, quello l’ho perduto. Ma quello verso gli altri o, come piace dire a me, verso l’altro.
Ho scoperto che l’amore può portare felicità, anche nella sofferenza. Che l’amore è la forza cosmica dell’universo. Ho Scoperto che viviamo con gli altri e per gli altri. Che solo nell’altro esistiamo.
Spogliarsi degli innati egoismi, è difficile, ma possibile. E la sofferenza ti aiuta, ti avvicina, ti fa vedere cose che prima ignoravi.”
Riflessioni sulla vita, sulla morte e soprattutto sull’amore, da cui il titolo del libro. Perché oggi l’amore è l’unica fonte di felicità e l’unica ragione di vita.
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